ENOGASTRONOMIA
Itinerario 2 - Alla scoperta della stortina delle Terre Piane
Un itinerario ricco di cultura alla scoperta della storia del nostro territorio
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La stortina è un piccolo salame dal peso inferiorie ai due etttogrammi che si consuma tradizionalmente nella zona del Basso Veronese. La tradizione produttiva che si tramanda da generazioni prevede di conservarla sotto lardo in modo da mantenerla fresca per tutto l’inverno, essendo infatti di piccole dimensioni non avrebbe potuto conservarsi a lungo, asciugandosi troppo in fretta. Le pentole di terracotta venivano quindi riempite di piccoli salami immersi e alternati a lardo macinato e salato, un ultimo strato più spesso detto cappello ricopriva i salami fino a colmare la pentola che una volta chiusa con il coperchio veniva riposta in cantina anche per alcuni mesi.
Al momento del consumo il cappello veniva eliminato perché irrancidito ma sotto le stortine erano perfettamente morbide e ancora fresche e profumate. Si consumano ancora oggi così, con il pane fresco oppure con la polenta abbrustolita. Dello stesso salume esiste anche una versione non conservata sotto lardo che asciuga velocemente e d è più simile ad un salamino.
Il nome sembra derivare dalla forma leggermente ricurva che i salamini assumono appena insaccati; la caratteristica del prodotto è legata inoltre all’utilizzo di parti nobili del maiale nell’impasto, (spalla, lombo, culaccia, prosciutto e grasso di pancetta) e alla speziatura con aglio macerato in vino bianco.
La Stortina Veronese è un marchio registrato ed è un Presidio Slow Food.
La Stortina Veronese è un marchio registrato ed è un Presidio Slow Food.